Intermediario, Consulente, Professionista o Esperto. Voi chi avete scelto?

Sappiate che secondo la normativa non si equivalgono

Partiamo da un punto che mette in discussione la scelta di alcune aziende produttrici di rifiuti: la Cassazione nel 2004 riconosce come indispensabile per un’azienda di medie-piccole dimensioni avvalersi di un “partner” esterno per dimostrare la propria buona fede in merito alle prassi di gestione dei rifiuti, considerato quanto sia di difficile interpretazione la normativa di settore.

Ovvero la giurisprudenza ritiene che per aziende non strutturate sia molto difficile gestire in autonomia i propri rifiuti.

Questa indicazione, ampiamente condivisa dalle aziende, si scontra però con la convinzione di alcune realtà che pensano di potersi destreggiare da sole.

Diciamo che un imprenditore responsabile che sceglie di non farsi supportare nella gestione aziendale dei propri rifiuti avrà poche armi per difendersi da eventuali contestazioni; salvo che nel tempo non abbia maturato un’esperienza tale da potersi definire ESPERTO DI RIFIUTI.

Veniamo ora all’altro aspetto fondamentale del “partner” scelto per farsi supportare.

La giurisprudenza usa un termine preciso con caratteristiche ben delineate per indicare la qualifica del partner: lo definisce ESPERTO.

Non gli dà solo un titolo, ma ne definisce gli elementi caratteristici:

  • titoli di studio pertinenti
  • competenza specifica nel settore
  • conoscenza acquisita tramite esperienza
  • esercizio continuo e principale della professione in materia

Non basta affidarsi ad un intermediario o smaltitore che fornisce indicazioni su come classificare i rifiuti.

Non basta affidarsi al consulente ambientale e di sicurezza sul lavoro se non ha maturato una competenza specifica e continuativa in materia rifiuti.

Non basta neppure affidarsi a soggetti che si definiscono professionisti del settore.

Per la giurisprudenza è necessario affidarsi ad esperti che possano dimostrare oggettivamente la loro competenza ed esperienza mediante titoli di studio pertinenti, competenza specifica nel settore, conoscenza acquisita tramite esperienza ed esercizio continuo e principale della professione in materia.

Se dovete pagare un partner tanto vale pagarne uno che possa attestare e manifestare la buona fede con cui approcciare la materia dei rifiuti.

Noi riteniamo di essere esperti, ma non vogliamo auto nominarci tali.

Lasciamo a voi la possibilità di valutare le nostre competenze e la nostra esperienza mediante la consultazione della nostra carta d’identità.

Se anche voi riconoscete che effettivamente possiamo essere ritenuti esperti, credo sia importante per voi usufruire di queste nostre competenze almeno per verificare se esistono possibilità di miglioramento nella vostra gestione indipendentemente che siate o meno seguiti e supportati già da qualcuno.

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