Anche lo scarto con valore economico dev’essere trattato come rifiuto
Perché? Ve lo spieghiamo noi…
Caro produttore, ora immergiamoci nel mondo degli scarti con valore economico che “paradossalmente”, devono essere trattati come rifiuti. Vediamo perché.
L’Inganno del Valore: Uno scarto con valore economico potrebbe sembrare un enigma. Dopotutto, se qualcosa ha un prezzo, dovrebbe essere prezioso, giusto? Ma la definizione di rifiuto non si basa sul suo valore di mercato. Si basa sulla volontà o sull’obbligo di disfarsene.
Quindi, anche se uno scarto ci fa guadagnare qualche euro, se vogliamo liberarcene, è un rifiuto.
La Corte di Cassazione ha chiarito che il valore economico riconosciuto in un accordo di cessione non cambia la natura del rifiuto. Quindi, anche se vendiamo uno scarto a un intermediario o a un’altra azienda, dobbiamo rispettare gli adempimenti previsti per i rifiuti.
È come se la legge dicesse: “Caro produttore, il tuo scarto può essere prezioso, ma per me è comunque un rifiuto!”
La Responsabilità Persiste: Quindi, non importa quanto prezioso sia il nostro scarto, la responsabilità di gestirlo correttamente rimane.
Dobbiamo etichettarlo, registrarne i movimenti e assicurarci che finisca in un posto autorizzato. È come se il nostro scarto ci guardasse e dicesse: “Sì, sono prezioso, ma sono ancora un rifiuto. Trattami con cura.
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