I numeri del RENTRI
Le cifre significative che dimostrano il possibile impatto positivo di questa nuova normativa
Il Decreto RENTRI (DM 59/23) ha portato una ventata di innovazione nella gestione dei rifiuti in Italia.
Ma cosa si nasconde dietro le cifre di questa rivoluzione? Scopriamo insieme alcuni numeri significativi del RENTRI.
100 Milioni di Tonellate di Rifiuti
Ogni anno, in Italia, vengono prodotti circa 100 milioni di tonnellate di rifiuti. Questa cifra impressionante include rifiuti urbani, industriali e speciali.
Il Decreto RENTRI mira a gestire questa enorme quantità di rifiuti in modo più efficiente e sostenibile, grazie a un sistema di tracciabilità digitale che monitora ogni fase del ciclo di vita dei rifiuti.
3 Anni di Sperimentazione
Prima della sua implementazione su larga scala, il sistema RENTRI è stato testato per 3 anni attraverso progetti pilota in diverse regioni italiane. Questi progetti hanno permesso di identificare e risolvere eventuali criticità, garantendo che il sistema fosse pronto per essere adottato a livello nazionale.
La fase di sperimentazione ha coinvolto numerose aziende e autorità locali, che hanno contribuito al successo del progetto.
24 Ore su 24, 7 Giorni su 7
Il sistema RENTRI funziona ininterrottamente, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Questo significa che le aziende possono registrare e monitorare i loro rifiuti in qualsiasi momento, senza interruzioni.
La disponibilità continua del sistema garantisce che tutte le operazioni siano tracciate in tempo reale, migliorando l’efficienza e la tempestività della gestione dei rifiuti.
50% di Riduzione delle Irregolarità
Uno degli obiettivi principali del Decreto RENTRI è ridurre le irregolarità nella gestione dei rifiuti.
Grazie alla tracciabilità digitale e alla maggiore trasparenza, si stima che le irregolarità possano essere ridotte del 50%. Questo non solo migliora la conformità alle normative, ma contribuisce anche a proteggere l’ambiente e la salute pubblica.
1 Milione di Euro di Investimenti
Per implementare il sistema RENTRI, sono stati stanziati circa 1 milione di euro in investimenti tecnologici. Questi fondi sono stati utilizzati per sviluppare e mantenere le infrastrutture digitali necessarie, garantendo che il sistema sia robusto, sicuro e scalabile.
Gli investimenti continuano a crescere, man mano che nuove tecnologie vengono integrate nel sistema.