9 domande per capire il RENTRI

Ci sono timori e dubbi intorno a questa novità, rispondiamo alle domande che ci sono state fatte con maggiore frequenza

“Grande novità nel mondo dei rifiuti”, “Entra in vigore il nuovo Registro dei rifiuti”, “Rivoluzione per le aziende”, nelle ultime settimane potreste aver sentito queste frasi allarmanti. Perché c’è tutto questo fermento?

A giugno è entrato in vigore il Decreto del Ministero dell’Ambiente n.59/2023 che definisce le modalità operative del Registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI).

Da allora, siamo stati sommersi dalle domande. Abbiamo quindi pensato di spiegarvi brevemente le principali novità di questo Decreto.

Il RENTRI (che non è un ritorno del famigerato SISTRI) è un portale informatico che avrà la funzione di tracciare in tempo reale la produzione e la gestione dei rifiuti prodotti in Italia fornendo al contempo un ulteriore strumento di controllo per gli enti.

Oltre ad un nuovo portale di riferimento, cambieranno anche i formulari e i registri di carico-scarico. Condividiamo con voi le poche informazioni al momento disponibili rispondendo alle domande che in questi giorni ci stanno ponendo i nostri clienti.

Chi è obbligato ad iscriversi al RENTRI? A questo nuovo portale dovranno iscriversi (in tempi diversi):

SOGGETTI OBBLIGATIINIZIO DELL’OBBLIGO DI ISCRIZIONE
Impianti di trattamento dei rifiuti (sia urbani che speciali)16 Dicembre 2024
Trasportatori di rifiuti pericolosi16 Dicembre 2024
Intermediari e commercianti di rifiuti pericolosi16 Dicembre 2024
Consorzi per il recupero e il riciclaggio di rifiuti16 Dicembre 2024
Professionisti del settore dei rifiuti
SOGGETTI OBBLIGATIINIZIO DELL’OBBLIGO DI ISCRIZIONE
Produttori di rifiuti con più di 50 dipendenti16 Dicembre 2024
Produttori di rifiuti con più di 10 dipendenti16 Dicembre 2025
Produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti16 Dicembre 2025
Produttori di rifiuti

Se siete un’azienda che produce solamente rifiuti non pericolosi e avete meno di 10 dipendenti non siete obbligati ad iscrivervi al RENTRI, ma dovrete comunque adeguarvi ai nuovi formulari.

Negli altri casi, tenete ben a mente le date della tabella, ma niente panico: noi potremo darvi un grosso supporto.

La nostra azienda è tra i soggetti obbligati all’iscrizione al RENTRI.

Ora cosa succede?

Nell’immediato nulla, ma bisognerà prepararsi in modo adeguato per:

  • Emettere e/o firmare i formulari digitali (dal 15/12/2024);
  • Utilizzare il nuovo modello di registro carico/scarico (dal 15/12/2024);
  • Trasmettere i dati richiesti mensilmente dal RENTRI (in base a tabella precedente);

Quali saranno i vantaggi del RENTRI?

Al momento quelli noti sono:

  • Ricevere la “quarta copia” dei formulari tramite web;
  • Scaricare il modello precompilato del MUD;
  • Geolocalizzare in ogni momento il mezzo di trasporto che ha ritirato i rifiuti.

Il RENTRI sostituirà completamente il Registro di carico e scarico?

Purtroppo no, l’azienda sarà comunque tenuta ad aggiornare il Registro di carico e scarico rifiuti ed inoltre è stato introdotto un nuovo modello di Registro che andrà a sostituire quello che siamo abituati ad utilizzare dal 1998.

Quindi dobbiamo cambiare subito i nostri Registri?

No, i nuovi modelli entreranno in vigore dal 15 Dicembre 2024 e fino a quel momento è possibile utilizzare i Registri attuali. Fino all’iscrizione dell’azienda al RENTRI, il Registro può essere tenuto in forma cartacea; dopo l’iscrizione al RENTRI, invece, il Registro dovrà essere tenuto in digitale.

Il nuovo modello ha delle novità?

Ci saranno dei cambiamenti rispetto al modello al quale siamo abituati. Ve ne citiamo solo alcuni:

  • Ogni operazione dovrà avere una causale;
  • È stato introdotto lo stato fisico “Viscoso sciropposo”;
  • È necessario indicare le date di inizio e di fine trasporto;
  • Viene prevista una casella apposita per indicare il peso verificato a destino e per annotare eventuali respingimenti da parte dell’impianto;
  • Sono introdotte delle modalità specifiche per rettificare le scritture precedenti;
  • Se il Registro è cartaceo, ogni sei mesi è necessario fare delle scritture di “Stoccaggio istantaneo” indicando, per ogni rifiuto, la quantità al momento presente in giacenza

E IL FORMULARIO?

Anche il modello di formulario è stato cambiato ed entrerà in vigore dal 13 Febbraio 2025. Il documento potrà essere in formato cartaceo (per i soggetti non iscritti al RENTRI) o digitale.

Il nuovo modello ha delle novità?

Anche in questo caso, ci sono state delle novità, ne elenchiamo alcune:

  • È previsto un campo specifico per indicare l’intermediario;
  • È necessario indicare le analisi, i rapporti di prova o i certificati grazie ai quali è stato classificato e caratterizzato il rifiuto, indicandone la data di scadenza;
  • È prevista la possibilità di caricare il rifiuto alla rinfusa;
  • Sono stati introdotti due allegati separati in caso di micro raccolta o di trasporto intermodale.

Ci potete riepilogare come cambieranno LE ABITUDINI DELLE AZIENDE?

Bisognerà:

  • Introdurre il nuovo modello di Registro di carico e scarico;
  • Imparare ad annotare le scritture secondo le nuove modalità e le nuove informazioni;
  • Secondo le tempistiche di legge, fare le scritture riepilogative delle giacenze di ogni rifiuto;
  • Iniziare ad utilizzare i nuovi modelli di Formulario;
  • Iscriversi al RENTRI;
  • Secondo le tempistiche di legge, trasmettere i dati al RENTRI;
  • Una volta iscritti al RENTRI, il Registro sarà da tenere in modalità digitale quindi l’azienda dovrà dotarsi di un software apposito.

Voi ci potete aiutare in questa transizione?

Ci stiamo già muovendo, in attesa che vengano definiti anche gli ultimi dettagli. Noi abbiamo una soluzione già collaudata da anni per sistemare la questione registro di carico scarico e RENTRI.

Per capire di cosa si tratta visitate il nostro sito dedicato al Registro Outdoor.

Toglietevi il pensiero dalla mente prima che la normativa vi obblighi a rincorrere gli adempimenti.

Noi siamo pronti ad agire e voi?

Registro Outdoor

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