Analisi Tutelanti

Perché è importante sapere quando e come effettuare le Analisi dei Rifiuti?

Non è facile valutare l’onestà di chi vi richiede di eseguire analisi, per massimizzare il valore dei vostri investimenti è necessario distinguere tra chi agisce in buona fede e chi cerca di approfittarsi di voi.

Spendere senza ottenere la giusta tutela è una situazione spiacevole. Seguendo questo breve articolo, potrete acquisire le conoscenze necessarie per spendere i vostri soldi solo quando e come è davvero necessario.

Le due tipologie di Analisi

Iniziamo definendo che esistono due tipologie di analisi fondamentali nel contesto della gestione dei rifiuti Aziendali:

1. Analisi di Classificazione:
   Queste analisi sono necessarie per determinare la composizione e le caratteristiche specifiche di un rifiuto. La loro finalità principale è classificare il rifiuto in base alle normative vigenti, stabilendo se è pericoloso, non pericoloso, speciale o altro, e definire i criteri di gestione e smaltimento appropriati. Le analisi di classificazione sono essenziali per garantire la conformità normativa e per prendere decisioni informate sulla gestione del rifiuto durante tutto il suo ciclo di vita.
   
2. Analisi per Conferire:
   Queste analisi sono richieste dagli impianti di trattamento o smaltimento dove i rifiuti devono essere inviati. La loro finalità è verificare che i rifiuti soddisfino i requisiti specifici dell’impianto per essere accettati e trattati in modo sicuro ed efficiente.
   Le analisi per conferire possono includere test aggiuntivi per garantire che i materiali siano conformi agli standard richiesti dall’impianto, come la composizione chimica, la presenza di contaminanti o altre caratteristiche rilevanti per il processo di trattamento.

Queste due tipologie di analisi non sono necessariamente esclusive l’una dell’altra e possono essere complementari, a seconda delle esigenze specifiche dei rifiuti e degli impianti coinvolti.

Insieme, contribuiscono a garantire una gestione responsabile e conforme dei rifiuti, riducendo al minimo l’impatto ambientale e tutelando la salute pubblica e l’azienda.

In sintesi, in base alla finalità dell’analisi (CLASSIFICARE o CONFERIRE), queste possono dover essere svolte con modalità diverse.

Le principali differenze da conoscere

Le principali differenze riguardano parametri e tipologia di campionamento:

1. Analisi di Classificazione:
   Affinché possano essere valide al 100% per un ente di controllo devono essere svolte secondo i criteri indicati dalle Linee Guida SNPA.
   
2. Analisi per Conferire:
   Queste analisi una volta ottenuto l’approvazione dall’impianto di destinazione, non possono essere contestate da altri soggetti.

Di fatto, se eseguite soltanto analisi per conferire e non avete mai svolto un’analisi di classificazione del vostro rifiuto, le autorità potranno contestare la mancata classificazione verbalizzando sanzioni amministrative e penali.

Inoltre ricordate che vostre analisi di classificazione ai fini normativi non hanno una scadenza prestabilita, ma possono essere troppo vecchie per le esigenze dell’impianto di destino a cui le mandate.

Riteniamo cruciale comprendere e padroneggiare questa tematica per la tutela aziendale. Condurre analisi nel rispetto di queste regole è essenziale per tutti i produttori di rifiuti.

In caso abbiate ancora dubbi sulle analisi da svolgere, potete sottoporceli compilando il Form. Saremo lieti di offrirvi una consulenza gratuita.

Noi siamo pronti ad agire e voi?